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al testo di Jacob l.
Cos’ la poesia
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Può un "poeta dilettante" scrivere poesie? Oppure il poetare deve essre riservato al mondo dei "poeti / scrittori professionisti" ? Poesia è un fenomeno umano. L'uomo ha sempre fatto poesia sin dal tempo dei tempi. Per raccontare, come sapeva, ciò che voleva, per tramandare un pensiero o una memoria. La poesia, ecco, è una cosa primordiale, selvaggia e - mi si passi il termine - selvatica che irrompe anche con mezzi poveri fuori da tutto ma pervade tutto e tutti ne vengono assorbiti. Con mezzi poveri, parlo di stili, vocabolari, lessico ricercato perchè la poesia è libertà, riflessione, reazione al male, richiamo al presente e messaggio al futuro. Impossibile costringere la poesia entro schemi del tipo questo sì, quello no. Chi decide se sia o no poesia? Chi può farlo? Può essere surreale, rivolgersi all'irreale ma sarà sempre poesia, libertà e veicolo per conoscere noi stessi e comunicarlo come si vuole ad altri. Chi può rispondere alla mia domanda iniziale?
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jacob
- 19/05/2017 11:04:00
[ leggi altri commenti di jacob » ]
E vero! Io, nel tempo dei tempi ho conosciuto una musa; era vecchissima ma appariva giovane perchè era una dea, e gli dei non invecchiano mai. Era molto bella ed io me ne sono innamorato. Avevo gli occhi dentro i suoi e le mie mani tra le sue mani. Mi ha parlato, poco, perchè le muse non so se lo sai parlano pochissimo. Però si fanno capire molto. In fondo al prato dove aveva casa cerano alberi da frutto, credo fossero peri tutti circondati da farfalle e farfalli ( la famosa Saturnia del pero ) colorati. Basta descrivere. La musa mi viene incontro bianca di volto e verde di vestito, alza un dito e mi tace, mi guarda e sento quello che dice, mi tocca e sento quello che vuole. Facciamo lamore. Il fatto fondamentale è che mi colpisce la sua volontà dichiarata dallo sguardo di pace, di libertà assoluta. Sono certo che nel sogno mi dice di scrivere, così come posso come so, come voglio. Mi dice di non giudicare ma di accettare il giudizio. Poi se ne è andata. Ma ogni tanto, solo ogni tanto e senza preavviso, ritorna.
Grazie L. J.
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Leonora Lusin
- 18/05/2017 12:44:00
[ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]
le muse, telo do per certo preferiscono i poeti erranti, i poeti di strada, i poeti dilettanti. Più lio si ritira più entra la poesia che è anarchica, insofferente alle costrizioni che non siano regole che si è data da sé. dove meno te lo aspetti spunta un poeta, una poetessa. Fiori di campo. Selvatici come dici tu a cui giustamente non sì da la minima importanza. ma insieme dipingono montagne, valli e perfino il cielo. Guarda quante stelle, come si fa a distinguerle tutte? E avrebbe senso?
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